Le videochiamate sono destinate a rimanere. Ecco perché è importante prendersi cura di se stessi e del proprio team nell’era di Zoom e i consigli di mindfulness per evitare il burnout.
La pandemia di Covid-19 ha trasformato il nostro modo di lavorare, portando a un’impennata nell’uso degli strumenti di videoconferenza, di cui Zoom è l’esempio principale. Ma questa nuova modalità di comunicazione comporta una sfida: la stanchezza da Zoom.
Che cos’è la fatica da zoom?
La fatica da zoom è una forma di burnout causata da un uso eccessivo di software per videoconferenze, in particolare di Zoom. Circa il 26% degli adulti che utilizzano frequentemente le videoconferenze è affetto da affaticamento da Zoom.
Sebbene gli strumenti di videoconferenza come Zoom siano stati fondamentali per aiutarci a rimanere in contatto durante la pandemia COVID-19, le ricerche dimostrano che essi presentano una serie di problemi. I difetti di progettazione di questi strumenti, uniti al carico cognitivo imposto dal trascorrere ore a fissare centinaia di milioni di pixel che rappresentano una persona, possono portare all’esaurimento mentale.
Gli studi indicano che un volume elevato di videochiamate, o anche solo una al giorno, può provocare conseguenze psicologiche.
Cosa causa la fatica da zoom?
Alcune di queste sfide possono sembrare ovvie: ad esempio, il continuo bisogno di interpretare i segnali non verbali o il carico cognitivo aggiuntivo di dover elaborare così tante informazioni visivamente. Dobbiamo costantemente guardarci l’un l’altro sullo schermo in un modo che non facciamo naturalmente di persona, per segnalare che stiamo prestando attenzione, mentre il posizionamento della telecamera spesso significa che quando stiamo guardando gli altri, spesso sembra che stiamo guardando altrove.
Uno di questi fattori è l’eccessivo contatto visivo che si verifica durante le videochiamate. Questa visione frontale dei volti sullo schermo simula uno sguardo prolungato, a differenza di una tipica conversazione a tu per tu, con conseguente aumento della concentrazione e potenziale stress.
Un altro elemento stancante delle videochiamate è la costante visione di sé. La continua visibilità in tempo reale della propria immagine speculare può essere stancante a causa dell’autocoscienza e della maggiore autocritica che impone, influenzando il nostro comfort e la nostra concentrazione.
Partecipare a questi incontri online richiede un livello elevato di sforzo cosciente per elaborare e impegnarsi nelle conversazioni, gestire gli imbarazzanti spazi di silenzio e leggere efficacemente le espressioni facciali su schermi di piccole dimensioni.
Inoltre, la costrizione a rimanere nella visuale della telecamera limita il nostro naturale desiderio di muoverci, impedendo la nostra capacità di pensare e articolare liberamente, contribuendo a un potenziale affaticamento fisico, cognitivo ed emotivo.
Sintomi fisici
Le manifestazioni fisiche dell’affaticamento da Zoom includono affaticamento degli occhi e mal di testa, che spesso derivano dalla limitazione dei movimenti e dalla fissazione prolungata sullo schermo durante le videochiamate. L’uso dei muscoli che controllano il cristallino degli occhi per mettere a fuoco lo schermo di un computer per periodi prolungati può causare disagio.
Oltre a questi sintomi legati alla vista, uno studio della Harvard Business School ha evidenziato i seguenti sintomi fisici che possono derivare da videoconferenze prolungate:
Mal di testa
Stanchezza visiva
Dolori al corpo dovuti alla mobilità limitata durante le riunioni Zoom, in quanto gli individui possono dover mantenere una posizione fissa per rimanere all’interno dell’inquadratura della telecamera.
Sintomi psicologici
Sul fronte psicologico, l’affaticamento da Zoom può portare a un maggiore senso di autoconsapevolezza, noto in particolare come ansia da specchio, che può derivare dalla concentrazione sulla presentazione di sé e sulla propria immagine video durante le chiamate.
Un altro sintomo è il disimpegno, caratterizzato da stanchezza emotiva, calo di energia e desiderio di ritirarsi dal lavoro e cercare riposo.
Come limitare l’affaticamento da Zoom e trovare l’equilibrio
Un metodo semplice per combattere l’affaticamento da Zoom è quello di prendersi alcuni momenti prima di iniziare una chiamata per calmare e concentrare l’attenzione. Altre strategie includono:
Salutare tutti i partecipanti alla chiamata con la massima attenzione
Scegliere la “vista altoparlante” in Zoom per concentrarsi meglio sulla persona che sta parlando.
Evitare il multitasking durante la chiamata
Fare pause misurate tra una chiamata e l’altra
Ricordarsi che la comunicazione online è un’esperienza nuova.
Le videochiamate si collocano in uno spazio intermedio tra presenza e assenza che stiamo ancora imparando a conoscere collettivamente. Il modo migliore per trovare l’equilibrio consiste, in ultima analisi, nell’ascoltare il proprio corpo, nel fare pause quando è necessario e nell’essere gentili con se stessi se si avvertono sintomi di stanchezza.
Esercizi di messa a terra per le riunioni Zoom
Anche gli esercizi di messa a terra durante le riunioni online possono servire a ridurre la stanchezza, aiutandoci a essere più presenti nel momento. Questi esercizi possono
Rafforzare la concentrazione e la consapevolezza
Coltivare connessioni più forti
Aumentare la concentrazione e l’intelligenza emotiva
Alleviare lo stress
Aumentare l’energia
Gli esercizi di grounding possono includere
Creare un’intenzione per la sessione
Incorporare il movimento e la consapevolezza del corpo
Praticare esercizi di respirazione e momenti mentali intenzionali.
Qui a Mindful, ci piace incorporare un “momento mentale” di uno o due minuti prima di iniziare le grandi riunioni. Quando tutti si sono collegati alla telefonata, invitiamo i partecipanti a dedicarsi a uno o due minuti di meditazione silenziosa. I partecipanti possono scegliere se lasciare la fotocamera accesa durante questo tempo o se spegnerla per avere un po’ di privacy. Questa pratica ci permette di passare completamente dal compito precedente alla riunione in corso e di lasciare andare le tensioni della giornata lavorativa.
Adattarsi a un ambiente di lavoro remoto
Con la transizione verso l’era post-pandemia, si prevede che la chiamata Zoom manterrà la sua importanza nel nostro ambiente di lavoro, quindi i luoghi di lavoro devono ricalibrare le loro strategie di comunicazione in linea con questo cambiamento.
Un modo per farlo è condurre una verifica delle riunioni con il team per valutarne la necessità. Da lì si possono cancellare le riunioni che non sono essenziali o ridurre l’elenco dei partecipanti solo a quelli realmente necessari. Un’altra strategia consiste nel consentire ai partecipanti di partecipare solo ai segmenti della riunione di loro pertinenza, sia essa faccia a faccia o virtuale.
In definitiva, per ottenere un’esperienza di comunicazione più equilibrata, la chiave è continuare a promuovere una cultura della comunicazione consapevole e del rispetto dei tempi e degli spazi personali.
Domande frequenti
Perché essere su Zoom è così stancante?
Essere su Zoom può essere stancante a causa dell’aumento del carico cognitivo, della costante autovalutazione e della mobilità limitata durante le videochiamate.
Come si può ridurre la stanchezza da riunione virtuale?
Considerate la possibilità di accorciare gli orari delle riunioni per concedere più tempo alle persone e aumentare l’efficacia. Inoltre, fate delle pause tra le riunioni e limitate il più possibile il numero di riunioni virtuali consecutive.
Quali sono i sintomi della stanchezza virtuale?
I sintomi possono includere sensazione di stanchezza, difficoltà di concentrazione e aumento dello stress.
Quali fattori contribuiscono alla stanchezza da zoom?
L’eccessivo contatto visivo, la costante visione di sé, il carico cognitivo e la mobilità limitata durante le videochiamate.
Come posso prevenire l’affaticamento da Zoom?
Prestare attenzione alla durata e alla frequenza delle riunioni e ridurre il più possibile il tempo trascorso in videochiamata. Ascoltate il vostro corpo, fate delle pause quando ne avete bisogno e incorporate la mindfulness nelle riunioni per aiutarvi a rimanere presenti.